IL GIOCO IN ETÀ EVOLUTIVA


Giocare è un affare serio!

Il gioco è un elemento fondamentale nello sviluppo dei bambini, fungendo da ponte tra il mondo esterno e la loro crescita interiore. Il gioco non è, quindi, solo divertimento ma è un potente strumento di apprendimento

Ce ne parla la dottoressa Lorenza Furlan, psicologo dell’età evolutiva e psicoterapeuta.

Come cambia il gioco nelle fasi dello sviluppo?

Gioco simbolico: questo tipo di gioco, che emerge intorno ai 2-3 anni, permette ai bambini di esprimere emozioni e pensieri attraverso la fantasia. 

Gioco di ruolo: a partire dai 4-5 anni, i bambini iniziano a impersonare ruoli diversi. Questo non solo stimola la creatività, ma favorisce anche l’empatia e la comprensione sociale. 

Gioco strutturato: attività come lo sport e i giochi da tavolo aiutano a sviluppare abilità cognitive e sociali. Questi giochi insegnano la disciplina, il lavoro di squadra e la risoluzione dei problemi.

I miei consigli per i genitori.

Incoraggiare il gioco libero.
Lasciare che i bambini esplorino liberamente. Non sempre è necessario intervenire, la scoperta autonoma è la migliore forma di apprendimento.

Partecipare al gioco.
Giocare insieme ai propri figli crea legami emotivi ed offre opportunità per insegnare valori importanti come la cooperazione e il rispetto.

Offrire varietà.
Fornire una gamma di giochi e attività stimola diverse aree dello sviluppo. Dai giochi creativi a quelli fisici, ogni esperienza contribuisce alla crescita del bambino.

I libri consigliati per approfondire:

“Il Gioco e il Bambino” di Anna Maria De Luca

“Giocare per Crescere” di M. Teresa De Marco